C.O.Ce.A | Centro Congressi – Predaia fraz. Taio (TN) 2011 – 2013
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C.O.Ce.A | Centro Congressi – Predaia fraz. Taio (TN) 2011 – 2013

Category
Edilizia industriale, Infrastrutture e territorio

La Cooperativa Ortofrutticola Centro Anaunia di Taio, seguendo le direttive di Melinda, aveva abbandonalo da anni l’uso della sala di lavorazione situata all’interno del proprio magazzino di Taio e che costituiva un potenziale spazio per l’espansione ed il miglioramento del magazzino stesso.

É stato quindi deciso di realizzare due celle di frigoconservazione delle mele in una parte di tale spazio e la parte rimanente è stata destinata ad accogliere una sala polivalente ad uso della Cooperativa stessa e delle Comunità limitrofe.

Una tematica ricorrente del progetto ma soprattutto dell’esecuzione dei lavori è stata la convivenza di tutte le lavorazioni di cantiere nel rispetto delle attività che dovevano essere svolte negli adiacenti uffici e nel vicino polmone di movimentazione delle merci.

L’area destinata a questo progetto era infatti confinante con tutte le brulicanti attività del magazzino.

Il cantiere è stato quindi molto condizionato dalla necessità di mantenere attive le funzioni lavorative esterne. Si sono creati degli accessi dedicati che non hanno interferito con le attività in corso e prima dell’inizio dei lavori si è intervenuto svincolando gli impianti delle parti che dovevano essere mantenute attive e ricollegando i locali che dovevano continuare ad essere operativi.

Proprio la particolare posizione dell’area di progetto, nel cuore dell’edificio esistente e quindi priva di collegamenti verso l’esterno, ha determinato anche la necessità di un abbassamento della quota del piano di calpestio esterno consentendo la realizzazione del nuovo ingresso della sala polivalente, con accesso diretto dal piazzale.

Anche la copertura esistente, obsoleta sia strutturalmente che dal punto di vista del risparmio energetico, è stata sostituita con una nuova realizzata in legno lamellare e acciaio, permettendo anche una sopraelevazione con un conseguente aumento del volume dell’edificio.

Anche il progetto strutturale è stato molto impegnativo, dato che le nuove colonne di legno dovevano essere poste in aderenza alle murature esistenti e conseguentemente alle fondazioni. I plinti esistenti sono stati allargati, innestando dei tasselli chimici di richiamo in connessione con le nuove fondazioni.

Il progetto ha visto nascere all’interno di un magazzino di frigoconservazione una vera e propria sala assemblee, con:

–       foyer di ingresso con un guardaroba e bancone di accoglienza

–       nuovi servizi igienici per il pubblico

–       loggia di rappresentanza

–       cabina regia

–       cabina audio

–       palco con accesso sia dalla sala che da un lato

–       camerino con servizi con accesso diretto al palco.

Gli aspetti tecnologici di maggior interesse di questo progetto sono gli studi del comportamento acustico dell’edificio e il progetto illuminotecnico.

Lo studio dell’acustica è stato fondamentale per la realizzazione di uno spazio di queste dimensioni che potesse risultare versatile dal punto di vista del suo utilizzo. La sala infatti è stata progettata per poter essere utilizzata sia come luogo in cui un pubblico ascolta un oratore posizionato sul palcoscenico, sia come luogo di ritrovo collettivo, in cui più persone parlano contemporaneamente. Sono stati quindi utilizzati diversi tipi di pannelli fonoassorbenti, per l’attenuazione dell’impatto acustico combinati opportunamente a pannelli fonoriflettenti, realizzati in legno lamellare.

Tale alternanza di pareti e dispositivi fonoriflettenti e fonoassorbenti ha permesso quindi  di ricavare un ambiente adatto a svariate funzioni.

Anche lo studio illuminotecnico ha avuto particolare importanza, poiché si partiva da un ambiente precedentemente cieco inserito all’interno di un edificio preesistente. La volontà progettuale è stata quella di avere la luce naturale diffusa in modo omogeneo dall’alto e con lo stesso principio, tra le travi lamellari accoppiate di copertura, sono stati installati degli apparecchi illuminanti a led, tutti dimmerabili.

Particolare attenzione è stata rivolta anche alla scelta di materiali (aspetti prestazionali, funzionali, normativi ed estetici) e all’armonia delle tonalità di colore.

Dati tecnici.

La sala è una superficie di circa 900 m² e può ospitare fino a 750 persone. Le travi di copertura hanno una luce di 28 m circa e sono state realizzate in legno lamellare con due elementi accoppiati distanti 40 cm l’uno dall’altro. Nell’intercapedine tra le due travi sono stati inseriti tutti gli elementi tecnici che risultano quindi nascosti alla vista:

– i canali di mandate a ripresa dell’aria

– le canaline elettriche

– i pluviali

– i corpi illuminanti

Il riscaldamento è di tipo misto: un impianto ad acqua a pavimento per il comfort ambientale accoppiato ad un impianto ad aria per accelerare il raggiungimento della temperatura ottimale.

La copertura è a più falde alternate, aventi pendenza di circa 30° per ottenere l’inclinazione ideale per i pannelli fotovoltaici, posizionati a Sud. I lucernari invece sono sulla falda a nord, per una uniforme e omogenea distribuzione della luce.

Tutti i materiali sono siti resistenti al fuoco secondo le caratteristiche stabilite dal decreto ministeriale 19 AGOSTO 1996 – (S.O.G.U. n. 14 del 12 settembre 1996).

© ph. Claudia Marini

 

 

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